Antonio Iosa nasce l’11 febbraio 1933 a Castelnuovo di Monterotaro (Fg) .Sposato con due figli.
Dal 1951
vive a Milano.
Nel 1962 ha fondato il circolo culturale Carlo Perini nel quartiere di Quarto Oggiaro-Vialba
per svolgere un’azione di promozione sociale ed umana per gli abitanti delle periferie urbane della città.
Ha pubblicato numerose testimonianze sulla questione meridionale ed il volume La terra del silenzio”(Adda
editore, Bari 1983) che raccoglie proverbi e tradizioni popolari della civiltà contadina della Daunia. Diversi
gli scritti importanti sui quartieri di Milano e sull’esperienza nei consigli di zona. In particolare il volume
Quartieri di Milano( 1971), Dall’accentramento al decentramento amministrativo(1976) , Ad un passo dalla
morte (1983) ,la narrazione alternativa della città(1997) . Memoria storica e rinnovo urbano(1999), i Luoghi
della Cultura nella Milano globalizzata(2003) ,Questione settentrionale e questione meridionale, dalla terra
dei silenzi alla pianura Padana (2004).
Nel giugno 1971 un gruppo di picchiatori fascisti assaltano e devastano la sede del circolo da lui fondato. Il
1° aprile 1980 subisce un attento terroristico ad opera delle brigate rosse :messo al muro insieme ad Eros
Robbiani, Emilio De Buono e Nadir Tedeschi fuori dal Centro Perini viene ferito ad una gamba, e per evitare
l’amputazione dell’arto subisce oltre trenta operazioni chirurgiche.
Dopo aver militato per trent’anni nella Democrazia Cristiana ,nel 1980 diventa promotore del Movimento
per la democrazia “La Rete” di Leoluca Orlando.
Come operatore culturale e sociale è stato presidente da oltre 41 anni del circolo culturale Carlo Perini,
dirige la collana Studi e Ricerche del medesimo, trasformatosi in Fondazione nel 2003.
Il comune di Milano il 7 dicembre 2002 in occasione della festività di S. Ambrogio gli ha riconosciuto il
significativo riconoscimento e dell’Ambrogino d’oro e dell’attestato di Benemerenza Civica per la sua
quarantennale attività di operatore culturale.
E’ sempre stato molto legato alla Base ,in particolare a Marcora che lo aveva aiutato e sostenuto nella
iniziativa del Centro Perini e a Granelli che interveniva spesso nelle sue riunioni.
Come molti meridionali aveva una oratoria fluida e appassionata per cui i suoi interventi erano sempre
oltre il tempo dovuto durante i convegni .L’ultima partecipazione pubblica nelle attività del gruppo basista
è stata nel 2013 a Villa Carlotta a Belgirate, durante la celebrazione del 60° di fondazione della Base e la
presentazione del libro La Base in Lombardia.
E’ morto il 29 agosto del 2019.
Caro Antonio, ti ricordo sempre con affetto, per la storia comune che ci ha legato a esperienze indimenticabili come quelle con Marcora, Granelli, Calcaterra e tutta la Base, nonchè per la tua testimonianza di vero resistente di fronte al vile agguato delle brigate rosse e sorattutto peril grande impegno culturale e sociale che hai profuso in zone difficile con centro Perini. Ricordo ancora il tuo intervento al convegno di Belgirate del settembre 2013 in occasione della celegrazione del 60° della fondazione della Base.
Con te se ne va un pezzo importante della nostra storia e non finiremo di rimpiangerti e ricordarti.
Gianni Mainini