Maria Luisa Cassanmagnago:Fede, politica, concretezza
Ho imparato a parlare in pubblico perché un giorno l’Assessore Provinciale ai
Servizi Sociali, dottoressa Maria Luisa Cassanmagnago, che era anche la
Delegata Provinciale del Movimento Femminile della Democrazia Cristiana,
mi ha chiesto di sostituirla ad un convegno. È stata una guida per molte
ragazze e donne democristiane. Veniva da una famiglia solida, radicata nella
Brianza milanese, di Vimercate. Aveva studiato alla Università Cattolica di
Milano, corso serale di Economia.
Fu dirigente d’azienda. Ha lavorato nella segretaria di Piero Bassetti. Un
intreccio di vicende della vita che hanno fatto di Maria Luisa un vero
personaggio.
Era nata a Bergamo il 7 aprile 1929 e ci ha lasciato il 4 agosto 2008.
Iscritta
alla DC milanese, aderì alla corrente di Base il cui leader era Giovanni
Marcora ( il capo partigiano Albertino). Alla corrente seppe portare il
consenso di gran parte delle “sue ragazze”, tra le quali le più note che
seguirono le sue orme come parlamentari italiane ed europee, oltre a me,
Mariapaola Colombo Svevo, Patrizia Toia e Emanuela Baio e in sequenza
fummo anche sue successore come Delegate del Movimento Femminile.
Fu donna dall’intelligenza vivace, determinata e concretissima. Contava sulla
formazione politica delle donne e per questo faceva riunioni con continuità a
Milano, nella sede della DC, in via Nirone, al quarto piano,dove erano
collocati i due Movimenti, oltre al Femminile anche il Giovanile. Annualmente
organizzava un seminario residenziale, in località diverse, come Boario
Terme, dove venivano convocati come relatori importanti politici e tecnici. La
sera si recitava il Rosario. Una triste sera,mentre eravamo a Pinzolo per
l’incontro di studio, dedicammo la preghiera a Nicola Pistelli, un deputato
emergente della nostra corrente di Base, perché fummo raggiunte in quel
momento dalla notizia della sua morte in un incidente.
Maria Luisa si atteggiava con civetteria a “ ragazza di provincia “ ma in realtà
si è dedicata oltre alla politica interna, con uno sguardo speciale e
competente, sulle materie sociali,anche alla politica europea. Fu nominata dal
partito al Parlamento europeo prima che fosse eletto a suffragio universale e
dal 1979,riconfermata nel 1984 e 1989, con le elezioni proporzionali e con le
preferenze. Era indubbiamente una trascinatrice.
E’ stata vicepresidente della Commissione per la verifica dei poteri, della
Commissione per lo sviluppo e la cooperazione, della Delegazione per le
relazioni con il Canada, Commissione per gli affari esteri e la sicurezza;
membro di numerose commissioni fra cui la Commissione per i diritti della
donna.
Dal 1979 al 1982 è stata vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito
Popolare Europeo.
Dopo lo scioglimento della DC, ha aderito al Partito Popolare Italiano. È stata
membro dell'assemblea federale della Margherita.
È stata fino alla morte Presidente del Comitato d' Iniziativa lombardo per lo
Stato Federale Europeo.
Non si è mai sentita pensionata.
Dopo lo scioglimento della DC, ha aderito al Partito Popolare Italiano. È stata
membro dell'assemblea federale della Margherita.
È stata fino alla morte Presidente del Comitato d'Iniziativa lombardo per lo
Stato Federale Europea.Orgogliosa delle sue esperienze estere spiegava a
noi, dapprima giovinette e dopo non più, la convenzione di Lome’, che
prevedeva la cooperazione fra Europa e paesi emergenti dell”Africa. Uno
stimolo per tutte le donne a pensare in grande allo sviluppo dei popoli.
A una firma già piuttosto lunga, ad un certo punto aggiunse orgogliosamente
Cerretti, il cognome del marito Franco , un ingegnere che conobbe in una
crociera. Maria Luisa sorrideva spesso di quella avventura di “ cuori solitari”
che provvidenzialmente si incontrarono in una vacanza da single. La su
autenticità e freschezza si rivelava anche nel racconto della sua esperienza
sentimentale.
Sarebbe utile, perfino urgente, poter divulgare le biografie di donne come
Maria Luisa Cassanmagnago Cerretti, perché possano suscitare passione e
e volontà di emulazione, perché la società ha sempre bisogno della forza
delle donne per guidare i cambiamenti.
Mariapia Garavaglia